Storia e tradizioni S. Anatolia di Narco è un castello medievale sorto su un insediamento preesistente di cui non restano tracce, ad eccezione di quelle relative a una necropoli dei secc. VIII - IV a. C., emerse da scavi condotti nel secolo scorso nella località “Il Piano”.
Il suo nome si deve ad Anatolia, giovane patrizia romana, martirizzata nel 253 a Tora (presso Rieti) per il suo credo, insieme al suo carceriere e carnefice Audace, dopo averlo convertito; il suo culto è stato introdotto in Valnerina dai benedettini. L’impianto urbanistico è di tipo composito, a pianta quadrata e con sommità pianeggiante, cinto da mura e torrioni angolari. Tra le vestigia medievali sono ancora individuabili alcuni tratti della cerchia muraria, i torrioni ed una porta di accesso al castello, mentre le abitazioni hanno subito continue trasformazioni, dando vita nei secoli anche ad alcuni palazzetti gentilizi. Da vedere
Chiesa di S. Anatolia (sec. XIII con rifacimenti successivi); - Chiesa di S. Maria delle Grazie (sec. XVI); - Ex-chiesa e convento di S. Croce (sec. XIII con rifacimenti successivi, oggi centro dedicato ai F.lli Campani, ottici e orologiai del sec XVII); - Antico Palazzo Comunale con Porta Castello (sec. XV); - Chiesa di S. Maria di Narco (sec. XVI); Abbazia di S. Felice di Narco (sec. XII).
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