S. Anatolia di Narco |
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Storia e tradizioni
Il suo nome si deve ad Anatolia, giovane patrizia romana, martirizzata nel 253 a Tora (presso Rieti) per il suo credo, insieme al suo carceriere e carnefice Audace, dopo averlo convertito; il suo culto è stato introdotto in Valnerina dai benedettini. L’impianto urbanistico è di tipo composito, a pianta quadrata e con sommità pianeggiante, cinto da mura e torrioni angolari. Tra le vestigia medievali sono ancora individuabili alcuni tratti della cerchia muraria, i torrioni ed una porta di accesso al castello, mentre le abitazioni hanno subito continue trasformazioni, dando vita nei secoli anche ad alcuni palazzetti gentilizi. Da vedere
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